La regione Umbria è una terra antica, ricca di arte medievale e rinascimentale, ma è anche custode dell’arte informale di Alberto Burri, segno che le moderne tendenze artistiche possono comunque trovarvi spazio. Non a caso le prime avanguardie della street art italiana hanno lasciato il segno nelle principali città regionali: Perugia, Foligno, Terni e Orvieto.
La Street Art per sua stessa natura è legata al territorio, non può essere spostata, è in un certo senso assimilabile a opere come le Storie di san Francesco ad Assisi, raccontano contesti storico politici e socio culturali precisi.
Un po’ di storia
Partendo da questo assunto è importante distinguere i lavori significativi da quelli che non lo sono, non da un punto di vista meramente estetico, ma andando a scoprire il significato delle opere stesse, in questo è protagonista assoluto il grande Banksy, maestro dello stencil, ma soprattutto della comunicazione attraverso l’arte. Purtroppo in Italia esistono solo due opere dell’artista e non sono in Umbria.
La street art inizia a farsi conoscere al mondo all’inizio degli anni 80, anche se riferendosi a quell’epoca dovremmo forse parlare di writing e graffiti art; a quell’epoca usare lo spray sulle pareti metropolitane significava esprimere il disagio delle periferie di New York e Los Angeles, ma un’arte non trasportabile avrebbe avuto bisogno di nuovi media per diffondersi, i treni sui quali i writers lasciavano i loro messaggi non erano uno strumento di disseminazione sufficiente a trasformare il lavoro di pochi nell’arte di tanti.
Al tempo l’esposizione delle opere era molto limitata, la loro visione era destinata principalmente ad appassionati del nascente fenomeno Hip Hop, documentate da film specifici, come per esempio Beat Street o tramite la musica e i video di Malcom McLaren (Buffalo Gals).
Internet ha cambiato tutto, gli artisti hanno potuto condividere le proprie opere attraverso la rete, in particolare con i social network e la street art si è diffusa in tutto il mondo. I muri da sempre territorio di caccia dei writers sono diventati le tele degli accademici, artisti che arrivano a dipingere sulle pareti degli edifici solo dopo un intero percorso di studi e per questo in conflitto perenne con i primi.
L’Umbria ha partecipato al movimento con un contributo artistico basato principalmente sul writing, soprattutto nella città di Perugia, ma ha anche ospitato alcune importanti manifestazioni che hanno donato alla regione opere decennali.
Alcuni degli eventi principali sono stati:
- Nutrimenti – Emergenze contemporanee 11 – 20 giugno 2010 – Terni
- Comma art city project 4 giugno – 15 luglio 2012 – Perugia
- Attack Festival 2012 “Contemporary Nihilism Reflection” 28-29-30/9/2012 – Foligno
- Arte Cerreta 2016 dall’08/10/2016 – Castiglione del Lago (PG)
Nascita e sviluppo dell’idea
All’inizio del 2020 sono in molti a parlare di Street Art, piccole e grandi città si stanno popolando di opere commissionate da soggetti pubblici e privati che stanno sensibilmente migliorando l’aspetto di interi quartieri. da qui l’idea di aiutare le persone a orientarsi tra questa nuova ondata di opere d’arte sconosciute.
Street Art Umbria prende forma alla fine di un percorso conoscitivo ed esplorativo di alcune delle città italiane interessate dal fenomeno, in particolare Roma e Ancona. Le opere di strada spesso non sono catalogate in modo scientifico come avviene nei musei e nelle gallerie d’arte; la loro diffusione avviene soprattutto attraverso i Social Network, in genere tramite foto di scarsa qualità e descrizioni non professionali.
La mission di Street Art Umbria è di catalogare le opere locali, cercando di mantenere intatto il messaggio originale dell’artista. Per raggiungere questo scopo è stato necessario investire tempo nella conoscenza della materia: imparare a riconoscere gli artisti attraverso le loro opere, riuscire a distinguere il significativo dall’insignificante e soprattutto, cercare di entrare nella comunità degli artisti, incontrandoli e confrontandosi con loro: “stiamo cercando di farlo”!
Street Art Umbria vuole guidare l’utente al cospetto delle opere, attraverso un accurato lavoro di geo localizzazione, eseguito visitando e fotografando le opere dal vivo.
Il lavoro svolto nell’arco degli ultimi 4 anni può essere sia da desktop che da mobile attraverso una mappa costantemente aggiornate e in continua evoluzione.